24 Giugno 2007 - La vita riparte da una donna |
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Sole. Cicale. Un campo. Erba alta e incolta. Uomini seminudi divorano meccanicamente i fiori che punteggiano di colori la monocromia giallo - verde dell'erba. Sembrano usciti da "Tetsuo" il celeberrimo film di Tsakamoto. Un alito di vento. Una sospensione. Come se il tempo e la voracità degli uomini si fossero fermati. Per magia. Compare una figura femminile. Avanza nel campo. Raccoglie un fiore. Un dente di leone. Soffia. I petali volano. Alti. Nell'azzurro del cielo. Finalmente sereno. In super sullo sfondo azzurro del cielo compare la scritta: La vita riparte da una donna.
E' la rappresentazione simbolica di un'umanità degradata e completamente ripiegata su se stessa. Uomini che mangiano in modo compulsivo fiori. Orchi insaziabili incapaci di vedere e di riconoscere la bellezza. La divorano. Non è una storia. Non è un racconto. E' una suggestione visiva. Inizia con uomini ingordi e feroci. Finisce con un fiore. Finisce con un soffio che sparge nel cielo finalmente azzurro e limpido petali leggeri. Semi di bellezza. Preludio di un mondo nuovo.
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Ultimo aggiornamento ( giovedì 30 agosto 2007 )
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