PRESENTATA PROPOSTA DI LEGGE “ISTITUZIONE DELLA CONSULTA DELLE ELETTE, ORGANISMO DI PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELLE DONNE NELLE ISTITUZIONI ELETTIVE E NELLA VITA POLITICA” DA PARTE DELLA CONSIGLIERA REGIONALE ALESSANDRA BATTELLINO. Alessandra Battellino, Presidente del gruppo consiliare regionale Intesa per la Regione, ha depositato oggi in Consiglio Regionale una legge che Istituisce la Consulta delle Elette.
PRESENTATA PROPOSTA DI LEGGE “ISTITUZIONE DELLA CONSULTA DELLE ELETTE, ORGANISMO DI PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELLE DONNE NELLE ISTITUZIONI ELETTIVE E NELLA VITA POLITICA” DA PARTE DELLA CONSIGLIERA REGIONALE ALESSANDRA BATTELLINO. Alessandra Battellino, Presidente del gruppo consiliare regionale Intesa per la Regione, ha depositato oggi in Consiglio Regionale una legge che Istituisce la Consulta delle Elette. Si tratta di una legge innovativa, che supera quella già presentata dalla sinistra fotocopia della legge operativa in Piemonte dal 1996. Qui ci si rivolge esclusivamente al mondo delle elette e lo si invita a fare da punto di riferimento per le donne e ad incentivarne la partecipazione politica. Il tutto non è visto in funzione di un privilegio per le donne quanto nell'interesse delle istituzioni, che hanno bisogno di innovazione e questa può oggi avvenire solo apportando al loro interno la “creatività femminile”. Si tratta di una legge che non solo promette ma dà visibilità certa al mondo politico femminile. Indispensabile è l’autonomia della Consulta che viene prevista in maniera totale. Altrettanto indispensabile è la clausola valutativa per la verifica della legge, del raggiungimento degli obiettivi, che se ottenuti, come ci auguriamo, faranno venir meno la Consulta stessa. Certo poi che se nessun miglioramento si verificasse nei numeri delle elette, la Consulta verrà ad essere comunque non considerata utile e quindi eliminata. Siamo sicuri che questa legge, porterà la regione Friuli Venezia Giulia all'avanguardia in Italia. Non è una sfida alle colleghe, ma la legge presentata è oramai datata, tant'è che in Piemonte dove è in vigore da ben 12 anni si parla da tempo di modificarla. Leggi la proposta di legge |